Dopo una partenza in salita per una logistica di voli abbastanza sfortunata, siamo finalmente arrivati nella capitale islandese, dove auto e guide sono li ad aspettarci. Questo sarà un viaggio verso le Highlands islandesi a circa 3 ore dalla capitale alla ricerca di Trote e Salmerini. L’Islanda la conosciamo per il salmone e la trota di mare, ma non tutti apprezzano la grande qualità della pesca delle grosse Trote Fario e dei Salmerini islandesi. Una gestione abbastanza oculata e una pressione di pesca bassa hanno protetto questi fiumi che, uniti ad un prezzo a volte poco competitivo ha fatto si che la pesca sia da molto tempo estremamente interessante. Un paesaggio lunare e la quasi assenza di popolazione rendono queste zone estremamente affascinanti. Il nostro viaggio è iniziato nella zona di Selfoss, ad una sessantina di chilometri dalla capitale Reykjavík, passando per la vicina Hveragerði. In questo villaggio abbiamo pescato splendide trote di mare nel fiume Varma. Questo piccolo e splendido torrente scorre in una zona piena di hot pond, sorgenti di acqua calda, che in alcune zone portano la temperatura dell’acqua molto alta. Le trote che risalgono in questo fiume sono di buona taglia, spesso superano gli 80 cm e le si possono vedere mentre cercano di scavalcare le numerose piccole cascate del torrente. Un paio di altri torrenti e laghi molto interessanti per le grosse Fario hanno reso il viaggio molto interessante. Spesso questi lodge sono a gestione sel-fcatering, quindi una spedizione per corriere di prodotti alimentari italiani e il gnocco fritto del grande Vinicio, cuoco ufficiale della spedizione, ci hanno garantito una buona sopravvivenza per i 20 giorni della durata del viaggio. Successivamente ci siamo poi spostati verso le highlands, un paio d’ore in dirazione nord est. Qui la pesca si concentra sulle Trote e soprattutto sui Salmerini, abbondantissimi in questi piccoli ruscelli. Ninfe minuscole e ottima presentazione sono state la chiave del successo.
Giorgio Cavatorti
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